Ristrutturazione: è una parola che fa paura, non solo per chi deve aggiustare i propri debiti, rateizzando o allungando le scadenze.
Il vero terrore è quello del martello pneumatico del piano di sopra. Nei mesi precedenti il Giubileo, Roma è diventata un cantiere, dentro e fuori le mura di tanti condomini. Sulle strade i cantieri si vedono, nelle case si sentono. La proprietà privata è inviolabile, ma i Comuni dovrebbero imporre una regola tassativa sui tempi e sui modi delle ristrutturazioni degli appartamenti. In una villetta monofamiliare, sulle pendici di qualche dolce collina semideserta, tutto è possibile. Forse. Ma in un condominio tempi e modi delle ristrutturazioni dovrebbero essere guidati da regole più ferree, che vadano ben oltre gli orari prescritti di silenzio.
Le autorizzazioni alle ristrutturazioni edilizie in un condominio vengono rilasciate sostanzialmente se i lavori dichiarati non intaccano travi e muri portanti. Tutto il resto è lecito. Ma chi compra casa – ribadisco: in un condominio – non dovrebbe solo acquistare una metratura, ma una proposta architettonica, un’ipotesi costruttiva formulata al momento dell’edificazione del palazzo. Nelle palazzine del Villaggio Olimpico non ha senso immaginare un salone degli specchi rinascimentale. Non si può cambiare? Dipende da quanto tempo e da quali disagi si determinano nei confronti degli altri condomini.
Qui c’è un vissuto personale. Da nove mesi sono ostaggio di trapani, martelli, e strumenti edilizi di ogni tipo, oltre all’inciviltà di chi li maneggia. Esposto al dileggio di operai innocenti ma maldestri (mi hanno pure bucato il soffitto). Non pretendo che lo sguardo di un appartamento produca svenimenti ammirati – come accade in uno spot pianificato da tempo in tv – ma non credo che sia sensato ammettere che la fantasia dell’acquirente vada oltre le mura che definiscono la realtà della planimetria. Si può abbattere un muro non portante? Ma sì. Aprire una porta dove non c’era? Certo. Ma fare tabula rasa per ricostruire tutto da zero non so se sia sensato. È lecito? Sì purtroppo, ma gli altri condomini vengono sottoposti a torture cinesi per un tempo indefinito.