BELLUNO - Belluno è al vertice delle province per prezzi degli affitti con i suoi 32,4 euro a metro quadro, seguita da Lucca (28,4) e Rimini (25,8), per un totale di 13 aree con prezzi oltre la media nazionale.
Una tendenza che ha interessato 19 regioni su 20 e in particolare le città di Roma (+16,6%), Napoli (+16,2%) e Torino (+11,5%). Più contenuta la crescita a Milano (+1,7%). Ventisei le città con incrementi a doppia cifra: in testa Campobasso (+18%), Como (+17,6%) e Carrara (+17,1%). Milano rimane la città capoluogo con i prezzi d'affitto più elevati (22,3 euro al metro), seguita da Firenze (21,5), Venezia (21) e Bologna (18,6), mentre i capoluoghi più economici sono Caltanissetta (4,5 euro), Reggio Calabria e Vibo Valentia (5,4). Ci sono poi aumenti anche a livello provinciale, specialmente nei territori con propensione all'affitto breve e impennate in provincia di Sondrio (41,6%), Catanzaro (28,2%), Vercelli (23,7%) e Belluno (23,4%). E mentre venticinque province segnano invece decrementi, Belluno, come detto, è al vertice per prezzi degli affitti con i già citati 32,4 euro a metro; le più economiche sono Enna e Caltanissetta (5,2 euro); i rialzi non hanno interessato la Basilicata (-2%). Gli affitti si gonfiano di più in Campania (+15,9%), Calabria (15,2%) e Piemonte (13,4%). A livello regionale guida la Lombardia (19,3 euro) davanti a Valle d'Aosta (19,2). Sopra la media nazionale pure Toscana (17,3), Emilia-Romagna (14,3) e Trentino-Alto Adige (14,1). Tutte le altre regioni si attestano su prezzi inferiori alla media nazionale di 13,9 euro mensili. Prima di proporre qualsiasi riflessione Dal Magro chiede chi abbia elaborato i dati. Poi spiega: «Preferirei non dire niente perché si tratta di un portale in cui inseriscono dati di privati. Senza magari tenere conto che quegli appartamenti non sono nemmeno mai stati affittati. Ecco: faccio fatica a commentare. I numeri sono interessanti, ma non quelli raccolti in questo modo».
L'aumento
Dice Luca Pampanin (agenzia Rega): «È vero, gli affitti sono aumentati, alcuni passati da 400 euro di qualche anno fa a 500 o anche 550; ma non credo sia legato alle Olimpiadi, ma piuttosto per la scarsità dell'offerta. Io vedo tanti appartamenti e case chiuse che non vengono affittati. Un mese di Giochi avrebbe questo effetto su tutta la provincia? Sono perplesso. Il fatto è che ci sono molte richieste di affitto e poca offerta di appartamenti».
Così Monica Lorin (titolare agenzia Greggio): «Tutto legato alle Olimpiadi? Non credo. Tanti immobili sono stati trasformati come affittacamere per avere rendite migliori e c'è meno disponibilità. Ma è vero che da settembre i prezzi sono aumentati, ma senza una vera ragione. Sono dati a cui fare attenzione, perché va fatta una media. Come dire: esiste Cortina, ma in provincia ci sono anche località meno appetibili e con prezzi decisamente più bassi. La nostra città anche perché senza una sede universitaria, non è abituata ad affittare; anche se richiesta di affitti ce n'è sempre stata, soprattutto legata all'arrivo di insegnanti e alle assunzioni di Luxottica».