Panificio Baietta derubato, i ladri sono entrati protetti dal buio: «Colpa dei lampioni spenti»

I ladri sono entrati dal retro spaccando i vetri della porta, facendo più danni del bottino in sé: "Abbiamo fatto denuncia ma le speranze sono poche"

sabato 3 maggio 2025 di Giovanni Santin
Panificio Baietta derubato, i ladri sono entrati protetti dal buio: «Colpa dei lampioni spenti»

BELLUNO - «Quello che mi disturba e che secondo me ha un peso nel furto che abbiamo subito l'altra notte, è che qui, in via Cavarzano, vengono spenti i lampioni di notte e chi vuole agire, lo può fare con maggiore libertà». Raggiunto al telefono, Sebastiano Baietta, titolare del panificio di Cavarzano che fa angolo fra la strada già citata e via Pietro Trois, dice chiaramente quello che pensa.

Nelle ore intercorse fra la chiusura del negozio di martedì sera e le 5 del mattino successivo, qualcuno, probabilmente più di uno, è entrato dal retro, dalla porta di accesso al negozio che dà su via Trois, ha spaccato i vetri e una volta apertosi il varco ha forzato anche la serratura; una volta all'interno ha puntato alla cassa e se l'è portata via.

 

POCHI SPICCIOLI IN CASSA

«A dire il vero sono più i danni collaterali, cioè i vetri della parte in altro delle due ante, la serratura e la cassa riferisce il titolare che ha già provveduto a riparare i danni dell'incasso che hanno portato via, perché in negozio non lasciamo mai tanti soldi. Ma certo non è una situazione simpatica. E poi mi dà fastidio sapere che questo tratto di strada di notte viene lasciato al buio perché da tempo l'illuminazione pubblica viene spenta».

 

ALLERTATI ALLE 5 DI MATTINA

Baietta e Eliana Comin, la dipendente che lavora nel negozio di Cavarzano, sono stati allertati alle 5 della mattina di mercoledì: ad informarli che il negozio era stato violato sono stati un fornitore, che a quell'ora era arrivato davanti al negozio per consegnare il latte, ed una persona che abita in zona che si stava recando al lavoro. Entrambi hanno visto i vetri a terra ed hanno lanciato l'allarme. Ma, come detto, non si sa a che ora risalga l'effrazione perché nessuno dei residenti, nemmeno chi abita ai piani più alti dello stesso edificio, ha sentito rumori o movimenti strani.

 

«NESSUNO HA SENTITO NIENTE»

Racconta infatti la stessa Eliana Comin: «Abbiamo chiesto e non c'è nessuno che abbia sentito. Forse anche perché il primo piano è vuoto e quindi chi vi abita è un po' più distante dal piano strada». Il titolare, Sebastiano Baietta, è andato proprio ieri a fare denuncia ai Carabinieri: «Ci vado perché devo andare, ma non nutro alcuna speranza che i colpevoli possano essere individuati, come accaduto ad altri in altre occasioni». In realtà lo stesso titolare una piccola speranza ce l'ha: «I carabinieri, che sono arrivati sul posto prestissimo, ancor prima di me, hanno individuato alcune telecamere in zona e di esse hanno acquisito i filmati; se vi è qualche traccia e se sarà possibile risalire a qualche informazione, le notizie saranno contenute nei filmati».

 

«METTEREMO LA TELECAMERA»

Nel frattempo nei prossimi giorni anche il panificio Baietta si doterà di un sistema di telecamere che punterà i propri occhi sul panificio e quindi sui due ingressi. Nella notte fra martedì e mercoledì i malviventi non hanno comunque fatto visita a nessuno degli altri esercizi commerciali della zona. Ma ladri e scassinatori non sono una novità né per il quartiere né per la via. «Un paio di anni fa dice la titolare degli Impianti elettrici Giozzet che si trova a due passi dal panificio, sempre in via Cavarzano i ladri hanno tentato di entrare nel negozio durante la pausa di mezzogiorno. E qui, sulla porta, si vedono ancora i segni della tentata effrazione. Da allora abbiamo messo le serrande». Ad una decina di metri c'è la fioreria La Corolla: «Risale ad un anno fa un tentativo di scasso - dice la titolare ma neanche qui sono riusciti ad entrare».

LE CONTROMISURE

Il negozio di vini di via Trois è aperto dal 2017 e non ha mai avuto problemi. Le finestre del Bar 13, che si trova più o meno di fronte al panificio, hanno le grate, mentre alla porta c'è la serranda: «Erano i primi anni Novanta ed avevo aperto da poco riferisce la signora che conduce l'attività ed i ladri entrarono dal bagno. Da allora abbiamo prese queste contromisure».
 

Ultimo aggiornamento: 12:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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