PADOVA - Nel 2020, quando si era tutti in chiusi in casa, obbligati a rispettare il lockdown, prese la decisione senza neanche pensarci troppo. Del resto, non poteva lasciare i "suoi" anziani senza "dottore". Così prese armi e bagagli e, da Padova, si trasferì a Ormelle, provincia di Treviso, nella casa di riposo di cui era direttore sanitario. A suo dire, era quello l'unico modo per assicurare una continuità sanitaria agli anziani ospiti, specie in un periodo in cui anche le visite dei familiari erano impossibili. All'epoca viaggiava già sui novanta, solo che per lui l'età era un dettaglio. Gli bastavano un cappuccino e un pezzetto di brioche, per il resto, a "carburare" la giornata, ci pensava il suo amato lavoro di medico.
Il lutto
Adalberto Bordin, sofferente da un paio d'anni, ha dovuto arrendersi l'altra notte, attorniato da tutti i suoi cari.
Era il papà dell'ex assessore del Comune di Padova, Rocco Bordin.
Il primo incarico all'ospedale di Lendinara, poi la Seconda direzione di Geriatria in piazza Mazzini a Padova come aiuto, infine il ruolo di primario nel nosocomio di Noale, in provincia di Venezia. Raggiunta l'età pensionabile, si era ben guardato dal fermarsi: direttore sanitario della casa di cura Anni Sereni di Scorzè e poi di Ormelle.
Lascia la moglie Maria, i figli Rocco con Cecilia e Sisto, i nipoti Pietro e Alessandro. La famiglia ringrazia il reparto di Urologia di Padova diretto dal professor Fabrizio Dal Moro per le preziose cure prestategli. I funerali domani (15 marzo) alle 11, nel santuario di Sant'Antonino dell'Arcella.