Via Pisa, sfratti sospesi: «Nessuno deve restare senza una casa»

Caminantes e Adl Cobas in Prefettura: «Trenta famiglie rischiano di essere cacciate ma hanno sempre pagato l'affitto»

giovedì 24 luglio 2025 di Alfredo Baggio
Via Pisa, sfratti sospesi: «Nessuno deve restare senza una casa»
TREVISO - «Una situazione difficile, creata sulla pelle di famiglie che hanno sempre pagato l'affitto». Così Gaia Righetto, dell'associazione Caminantes, sintetizza l'incontro tenutosi ieri mattina in Prefettura, in merito alla crisi abitativa esplosa nei condomini di via Pisa, dove una trentina di famiglie rischiano lo sfratto. «Abbiamo chiesto che non ci siano prove di forza, né sgomberi e la risposta è stata positiva ha poi dichiarato Sergio Zulian, responsabile di Adl Cobas parliamo di persone che hanno sempre pagato l'affitto e che ora rischiano di finire per strada».

IL PROBLEMA

Secondo l'Adl Cobas, le modalità adottate da Dora Re 1 la società che ha acquisito all'asta gli immobili sono già state segnate da episodi gravi. «Abbiamo segnalato atteggiamenti aggressivi, tra cui uno sfratto eseguito improvvisamente a carico di un inquilino che aveva già trovato una sistemazione e si era impegnato a liberare l'alloggio spontaneamente».

Delle 51 famiglie inizialmente coinvolte, solo 21 sono riuscite a trasferirsi. «Ma hanno dovuto fare tutto da sole aggiunge Zulian . Trovare una casa in affitto a Treviso a prezzi accessibili è difficilissimo. Ci vuole tempo, ma intanto serve una garanzia: nessuno deve essere messo in strada». Righetto ha poi sottolineato l'urgenza di fare chiarezza su Dora Re. «È un fondo con capitale sociale di appena 10mila euro, con sede a Conegliano, ma a sua volta controllato da un fondo olandese chiamato Black Hawks, di cui non si conoscono i reali proprietari. Abbiamo contattato giornalisti che si occupano di inchieste internazionali e ci hanno confermato di aver già incrociato Black Hawks in altri casi, senza mai riuscire a ottenere informazioni concrete».

«NO SPECULAZIONI»

Secondo Righetto, però, uno spiraglio si è aperto: «I rappresentanti della Prefettura si sono dimostrati consapevoli. Hanno assicurato che ci saranno altri incontri e che, nei prossimi mesi, non si ricorrerà alla forza pubblica per eseguire gli sfratti. Intanto, gli inquilini si stanno organizzando, creando tavoli di confronto e cercando soluzioni. Sono cittadini, italiani e stranieri, che stanno dimostrando di prendersi cura della città ben più di quanto non faccia Dora Re». L'appello rivolto da Zulian e Righetto è chiaro: «Tutte le parti in causa pubbliche e private si assumano la responsabilità di risolvere questa emergenza in modo pacifico». Per le famiglie, insomma, è in arrivo un periodo di tregua. La vicenda non è risolta, ma l'attenzione resta alta per evitare una nuova emergenza abitativa.

Ultimo aggiornamento: 13:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci