UDINE - Intitolare una via a Shimpei Tominaga, l'imprenditore giapponese di 56 anni morto ieri all'ospedale di Udine dopo essere stato colpito da un pugno nel tentativo di difendere un ragazzo e di sedare una rissa in centro città.
Il gesto civico dell'imprenditore giapponese
«Lo consocevo solo di vista» afferma il consigliere «ma chi lo conosceva bene mi ha parlato di una persona mite, di valori, capace e che amava l'Italia e Udine e si era integrato benissimo. Sul suo profilo Facebook campeggiava questa frase di Ezra Pound: "Se un uomo non corre qualche rischio per le sue idee o le sue idee non valgono niente o non vale niente lui". Questa è la dimostrazione che lui amava le sue radici, ma anche Udine e l'Italia. Questa è l'immigrazione positiva». Il suo gesto, tentare di sedare l'aggressione e difendere la vittima ci insegna, continua Salmé «che non dobbiamo voltarci dall'altra parte. Ho letto di alcuni commenti in cui qualcuno ha detto che ha fatto male e poteva infischiarsene e farsi i fatti suoi. Invece ha fatto bene e ci ha insegnato che a livello civico non bisogna voltarsi dall'altra parte. Lo abbiamo fatto per tanto tempo e siamo arrivati in questa condizione, dove molti cittadini udinesi hanno paura a frequentare alcune zone e dove i genitori sono costretti a portare in auto i loro figli perché sono preoccupati di quello che potrebbe accadere».
La sicurezza a Udine
«I fatti di venerdì e sabato sera sono la conseguenza di mesi o anni, ma di decenni di politiche sbagliate. Il problema della sicurezza va affrontato come un problema di regole, di forze dell'ordine, prevenzione, però c'è anche il tema dell'immigrazione. Nessuno può pensare che le due cose non siano collegate. A Udine come in tutte le città d'Italia ed europee».
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I familiari di Tominaga
Dopo aver indetto per oggi il lutto cittadino per la morte di Shimpei Tominaga, il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, insieme al vicesindaco Alessandro Venanzi, ha avuto un incontro questa mattina, in forma riservata, con i familiari dell'imprenditore. De Toni, fa sapere il Comune di Udine attraverso una nota, ha incontrato la moglie di Tominaga, Chinatsu, e il figlio di tredici anni. «Da parte del sindaco e del vicesindaco - si legge nella nota - c'è stata la volontà di testimoniare personalmente la vicinanza dell'amministrazione e di tutta la città ai due familiari colpiti dal terribile lutto. Il sindaco ha garantito il totale supporto del Comune alle necessità della famiglia e ha assicurato l'impegno, insieme alle altre istituzioni e alla città, per l'attuazione di un'iniziativa in memoria di Shimpei Tominaga».
Il vescovo di Udine: «La morte di Tominaga ferisce la società civile»
«Desidero esprimere un profondo dolore mio personale, oltre che dei sacerdoti, dei religiosi e di tutto il popolo cristiano per l'ultimo evento tragico: la morte di una persona, Shimpei Tominaga, che ha subìto violenza nei giorni scorsi a Udine. È un episodio che ferisce molto sia la società civile, sia la comunità ecclesiale della nostra Arcidiocesi». Lo ha detto oggi l'arcivescovo di Udine, mons. Riccardo Lamba, dopo la morte di Shimpei Tominaga, deceduto per le conseguenze dell'aggressione subìta in centro a Udine sabato 22 giugno.
«Ancora una volta una creatura che si era frapposta per fermare la violenza è rimasta vittima di quella stessa violenza - ha proseguito l'arcivescovo -; evidentemente tutto ciò ha radici complesse e remote: dobbiamo operare in modo tale da prevenire questi episodi attraverso processi di educazione, formazione e integrazione, affinché i valori del rispetto e della solidarietà siano accolti sempre di più».
«La vita non finisce con la morte per tutti noi c'è una prospettiva di eternità e con questa certezza affidiamo alla misericordia di Dio l'anima di questa ultima vittima della violenza e il dolore dei suoi familiari - ha concluso l'arcivescovo -, ma affidiamo alla misericordia del Padre anche i giovani che si sono resi protagonisti di questa violenza, perché possano rivedere l'impostazione della loro vita e giungere a un cammino di conversione autentica e sincera».