MARTELLAGO - Un'anziana con serie patologie e la figlia rimaste all'improvviso senza assistenza sanitaria di base perché "ricusate" dal loro medico. A denunciare il caso una 62enne di Martellago e la madre di 85, cui la figlia ha trovato casa vicino alla sua per seguirla meglio visti i problemi di salute di cui soffre, ha avuto due aneurismi.
Alla base vi sarebbe proprio la richiesta della figlia al suo medico di famiglia, Barbara Silvestri della Medicina di Gruppo Fapanni, la mattina del 3 giugno, di una visita domiciliare alla mamma.
«Era reduce da due ricadute da una polmonite, non si reggeva in piedi: non riuscivo a portarla in ambulatorio.
E nel pomeriggio il medico la visita a domicilio poi l'ha fatta prescrivendo all'85enne dei farmaci. Ma quello stesso 3 giugno ha anche comunicato all'Ulss 3 di non voler più prestare la sua opera a entrambe le pazienti sulla base dell'art. 8 del Dlgs 502/92 di riordino della disciplina sanitaria che prevede che un medico di medicina generale possa ricusare un paziente "se ricorrono eccezionali e accertati motivi d'incompatibilità".
Assistenza sanitaria negata
Decorsi 16 giorni, dal 19 giugno le due donne sono senza assistenza sanitaria di base: dall'Azienda, dopo averle informate della ricusazione, le hanno invitate a indicare un altro medico, ma trovare un sostituto è un'impresa. «Quando, pochi giorni fa, ho ricevuto la lettera sono rimasta di sasso e non capisco perché sia stata ricusata anche mia madre. Ora siamo in difficoltà, dal distretto sanitario, dove sono già stata tre volte, ci hanno detto che non possiamo indicare dottori del Centro Fapanni, potremmo ritrovare la Silvestri nel caso sostituisse un collega, sarebbe "incompatibile" l'intera medicina di gruppo. E non c'è nessun altro medico con studio nel Comune che possa ricevere altri pazienti, tutti pieni, dovremo ripiegare su un dottore a Zelarino o Scorzè» conclude la 62enne.
Se non altro, per restare sul distretto sanitario di via Trento, come emerso dall'incontro di venerdì tra i suoi referenti e il sindaco Saccarola, si riuscirà a contenere i disagi per gli utenti legati ai lavori di ampliamento della struttura per far posto alla nuova Casa di comunità, che sono entrati nel vivo e andranno conclusi per marzo. Nonostante i cantieri, l'Ulss manterrà in loco tutti i servizi, prelievi compresi, a parte l'ambulatorio di Neuropsichiatria infantile che passerà temporaneamente all'ospedale di Noale.