Non hanno il biglietto del pullman e così il branco picchia l’autista, mandandolo in ospedale.
La ricostruzione
Manca poco alla mezzanotte tra sabato e domenica, un autobus arriva a Fontivegge. Ma le porte restano chiuse, perché davanti all’unica via di uscita c’è un controllore. Che chiede i biglietti. A bordo c’è un gruppo di giovani che evidentemente quel tagliando non ce l’hanno ma prima di salire hanno bevuto parecchio. E per uscire prendono a calci e pugni la porta di mezzo. Ma non solo. Perché davanti alla solidità della via di fuga, aggrediscono anche il controllore e l’autista intervenuto per difenderlo.
È successo nei giorni scorsi, appunto, ma la notizia è emersa nel momento in cui le due vittime sono andate a fare denuncia per avere ragione di chi ha messo loro le mani addosso. Raccontando l’incubo andato in onda su quel mezzo di trasporto pubblico, in mezzo anche ad altri utenti che magari volevano solo tornare a casa.
Le testimonianze
In base ai racconti delle vittime, il gruppetto - quasi una decina di persone, dalle descrizioni sembra si tratti di cittadini extacomunitari - ha iniziato a rumoreggiare nel momento in cui, alla fermata, le porte non si sono aperte. Una prassi normale, quando davanti all’unica via di uscita entra in servizio il controllore, chiamato come ovvio a certificare che tutte le persone a bordo abbiano pagato il biglietto o siano forniti di abbonamento. Ma quelle due porte chiuse, in fondo e in mezzo, hanno innervosito chi non era provvisto di un valido titolo di viaggio. È da qui che sono iniziate le botte contro la porta centrale, nel vano tentativo di aprirla manualmente per poter scappare senza beccarsi una multa. Ma i calci e i pugni hanno solo creato danni al mezzo e la porta è rimasta chiusa. A quel punto per uscire era necessario, secondo la logica del branco, accerchiare e aggredire chi chiedeva il biglietto. E quando è intervenuto l’autista il clima - in uno spazio chiuso - si è fatto ancora più incandescente. Solo volati schiaffi e spintoni, con l’autista che è rimasto ferito. Il branco è fuggito, mentre l’uomo che stava solo finendo il suo turno, è dovuto andare in ospedale: al pronto soccorso, per le ferite gli sarebbe stata data una prognosi di otto giorni.
Del caso si stanno occupando le forze dell’ordine, con la polizia impegnata a ricostruire l’identità degli aggressori ma anche degli autori del danneggiamento all’autobus, con la società costretta alla riparazione in officina per ripristinare la sicurezza della porta centrale.