È arrivato in una bolla, e ripartito in una bolla, Louis Prevost, il fratello maggiore di Leone XIV; che è stato a Roma, alla messa di inizio del ministero petrino, nel mezzo della delegazione degli Stati Uniti.
Papa Leone XIV rompe il protocollo e abbraccia il fratello Louis, l'incontro nella Cappella Sistina
Niente dall’ambasciata degli Stati Uniti, che sapeva dall’inizio della venuta del fratello del Papa. Niente dagli agostiniani, dove tra l’altro il cardinale Prevost sembra ospitasse i fratelli che venivano in visita da lui a Roma quando ancora non si pensava che sarebbe diventato Papa. La storia della breve permanenza di Louis Prevost e di sua moglie a Roma si ricostruisce mettendo insieme tanti piccoli pezzi di informazione, nessuno decisivo. Louis Prevost era sul sagrato della Basilica di San Pietro, tra la delegazione degli Stati Uniti. Dopo, è entrato nella Basilica Vaticana, e ha salutato suo fratello, il Papa, che si è sciolto in un abbraccio con lui, dopo un saluto un po’ frettoloso alla cognata.
L’EMOZIONE
In quell’abbraccio, c’è tutta l’emozione dei fratelli che si ritrovano oggi ad essere più uniti che mai, nonostante la distanza. Con il “fratello piccolo”, Leone XIV rafforza la tradizione dei pontefici che hanno una famiglia forte accanto a loro e, in particolare, un fratello maggiore. Benedetto XVI aveva il fratello Georg, che trascorreva le vacanze con lui, e che andò a trovare a Ratisbona, in piena pandemia, per dargli l’ultimo saluto quando questi si trovava alla fine della vita. Papa Francesco aveva una sorella, che però è sempre rimasta in Argentina e non ha mai visto, mentre Giovanni Paolo II era rimasto da tempo solo, senza genitori e senza fratelli, quando ascese al soglio pontificio. Ma oggi c’è un Papa che ha addirittura due fratelli maggiori, entrambi tra l’altro abbastanza in forze. John, il secondo, non era presente alla messa di inizio pontificato, ma era stato il primo ad arrivare. Appena avuta la notizia dell’elezione del fratello, era saltato su un aereo che da Chicago lo ha portato a Roma, mangiando pizza per cena con il Papa il 10 maggio. Poi era tornato a casa.
POCO TEMPO
Anche perché Leone XIV aveva sconsigliato ai fratelli di arrivare per la messa di inizio pontificato. «Sarò molto impegnato con le delegazioni, non posso dedicarvi tempo di qualità», si dice abbia detto loro. Il nome di Louis Prevost era previsto da subito nella delegazione degli Stati Uniti, ma non era stato diffuso nella lista di delegazioni ufficiale diramata ai giornalisti. In questo modo Louis Prevost ha avuto l’occasione di salutare il Papa per terzo, dopo il vicepresidente e il segretario di Stato Usa, rompendo un po’ il protocollo, ma realizzando anche il desiderio di incontrare il «baby brother» come lo chiama lui. E il piccolo Prevost, che è Leone XIV, ha rotto anche lui il protocollo, lasciandosi andare all’emozione, e abbracciando il fratello. Questi si è poi ritrovato nella delegazione degli Stati Uniti che ha incontrato Leone XIV ieri mattina. E così, dopo il bilaterale tra il Papa, il vicepresidente JD Vance e il segretario di Stato Marco Rubio, è entrato come di consueto il seguito per il saluto e la foto di gruppo, e il seguito includeva anche Louis Prevost. Raccontano che in questi pochi giorni nella capitale sia stato dal fratello, nel suo appartamento al palazzo del Sant’Uffizio che ancora non ha lasciato per il Palazzo Apostolico. In effetti Leone XIV è il primo Papa di epoca moderna a vivere in un zona extraterritoriale, e non in territorio vaticano. Questa, però, è solo una storia. Non si sa dove abbia alloggiato il fratello del Papa, ma sembra sia stato anche qui ospite della delegazione. Ci saranno, sicuramente, altre occasioni di incontro. Magari il Papa potrà programmare delle vacanze in cui lo raggiungeranno i fratelli, un po’ come faceva Benedetto XVI quando, a Castel Gandolfo, riceveva il fratello Georg per diverso tempo.