ROMA

Papa Francesco, l'ultimo bollettino: «In lieve miglioramento, resta senza febbre». Ipotesi altri 7 giorni di ricovero

Il nuovo bollettino della sala stampa della Santa Sede

giovedì 20 febbraio 2025

Il Papa migliora ancora, resta senza febbre e lavora

«Le condizioni cliniche del Santo Padre sono in lieve miglioramento. È apiretico ed i parametri emodinamici continuano ad essere stabili.

Questa mattina ha ricevuto l'Eucaristia e successivamente si è dedicato alle attività lavorative». E' molto scarno, ma significativo, il bollettino medico della sera che ha aggiornato sulle condizioni di papa Francesco, affetto da polmonite bilaterale, al suo settimo giorno di ricovero al Policlinico Gemelli. In particolare, a parte il «lieve miglioramento», ciò che è importante è la stabilità dei parametri emodinamici, perché significa che il cuore regge bene alla terapia cui il Pontefice viene sottoposto: in altre parole, il cuore non sta subendo nessuna variazione causata dalla terapia. Quindi regge bene sia alle cure sia, chiaramente, all'infezione polmonare che è tuttora in corso e che comunque sarebbe in uno stadio di focolai non estesi. Occorrerà però aspettare qualche giorno per vedere se c'è un miglioramento sostanziale su diversi parametri, anche perché la terapia può dare risultati ad alcuni giorni di distanza. Il Papa, quindi, «prosegue le cure ed anche l'attività lavorativa». Fonti vaticane spiegano che, in forma ovviamente compatibile con la malattia e con la degenza ospedaliera, oltre che con l'obbligo da parte dei medici di «non prendere neanche il minimo colpo d'aria», «continua l'attività, cioè la lettura e la firma di documenti, i colloqui telefonici o con gli stretti collaboratori». L'opinione generale è che la degenza non durerà pochi giorni, anche se al momento non vengono fatte previsioni in proposito, in attesa di ulteriori valutazioni cliniche sui risultati della terapia. Si fa strada, anche qui in attesa comunque di delucidazioni da parte dello staff medico, l'idea che la polmonite sia stata affrontata presto, visto che è stata rilevata dopo la seconda tac, effettuata a mo' di controllo. La situazione, comunque, appare più rassicurante del momento in cui era stato comunicato l'insorgere della polmonite, in una persona di 88 anni, già operata al polmone destro all'età di 21 con l'asportazione di un lobo. E anche il «lieve miglioramento», compreso quello degli indici infiammatori riscontrato ieri, fa pensare a un'evoluzione favorevole. «La notte è trascorsa serena, il Papa si è alzato e ha fatto colazione in poltrona», ha fatto sapere oggi di prima mattina la Sala stampa vaticana. E il fatto che l'umore del Pontefice sia «buono» è stato confermato ieri anche dalla visita della premier Giorgia Meloni, che ha detto di aver trovato Francesco «vigile e reattivo» e che «non ha perso il suo proverbiale senso dell'umorismo». Intanto, il ministro della Salute Orazio Schillaci, facendo oggi «i migliori auguri al Santo Padre» nella giornata nazionale del personale sanitario e sociosanitario, ha rilevato che «sicuramente è assistito in un ospedale di eccellenza e speriamo che risolva il prima possibile i suoi problemi respiratori». Secondo il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei, «siamo tutti preoccupati per il Papa, ma le cose che si dicono sono esattamente quelle che avvengono. Il fatto che il Papa abbia fatto colazione, abbia letto i giornali, abbia ricevuto delle persone vuol dire che siamo nella direzione giusta di un pieno recupero, che speriamo avvenga presto», ha detto a Bologna in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario del Tribunale ecclesiastico interdiocesano Flaminio. «Le indicazioni fornite dai mezzi di comunicazione, anche attraverso i bollettini dell'ospedale Gemelli, sono le stesse che, sostanzialmente, abbiamo anche noi. C'è una certa riservatezza da parte del personale medico; tuttavia, tutto ciò che è stato comunicato è vero, ovvero che si osserva una sottile ripresa», ha invece affermato il cardinale Gianfranco Ravasi, ex 'ministro della Cultura' del Vaticano. «Considerando un organismo abituato lungamente a combattere, si può dire che tutta la sua vita è stata quasi sempre in tensione», ha proseguito. Quindi "è un organismo abbastanza forte». Secondo Ravasi, «le notizie verranno fornite di momento in momento, in una situazione che, comunque, rimane complessa. Tuttavia, non si tratta di una situazione critica, come sospettato da alcuni mezzi di comunicazione». Intanto il Papa, dalla sua camera al decimo piano del Gemelli, ha fatto oggi un'altra nomina, quella del vescovo di Saint-Dié (Francia), il reverendo François Gourdon, finora parroco della Cattedrale di Angers. 

Il Papa in lieve miglioramento, resta senza febbre

«Le condizioni cliniche del Santo Padre sono in lieve miglioramento. È apiretico ed i parametri emodinamici continuano ad essere stabili. Questa mattina ha ricevuto l'Eucaristia e successivamente si è dedicato alle attività lavorative». Lo comunica la Sala stampa vaticana.

Per il papa ipotesi di almeno altri 7 giorni di ricovero

La prima settimana di ricovero di Papa Francesco al Policlinico Gemelli di Roma si sta concludendo con un quadro clinico «stazionario», in «lieve miglioramento gli indici infiammatori», e con la terapia antibiotica che prosegue, in attesa del nuovo bollettino. Continua anche il lavoro del Santo Padre che, dal decimo piano del Gemelli che lo ospita, ha nominato oggi il vescovo di Saint-Dié (Francia), come ha comunicato la Sala stampa del Vaticano. A questo punto quanto rimarrà ricoverato il Pontefice? Difficile dirlo vista la situazione clinica ancora complessa per la polmonite bilaterale, ma un'ipotesi potrebbe essere di almeno un'altra settimana. «In genere la terapia contro queste forme di polmonite bilaterale dura da un minimo di 8-10 giorni ad un paio di settimane. La valutazione spetta ai medici che seguono il Papa, al massimo però un paio di settimane o 10 giorni. Forse potrebbe essere dimesso anche già alla fine della prossima, dipende come sta. Da quello che ci dicono si siede in poltrona e lavora, potrebbe stare già meglio rispetto ai giorni passati». Lo spiega all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova.

Cardinal Zuppi: verso il pieno recupero, speriamo avvenga presto

«Siamo tutti preoccupati per il Papa ma le cose che si dicono sono esattamente quelle che avvengono. Il fatto che il Papa abbia fatto colazione, abbia letto i giornali, abbia ricevuto delle persone vuol dire che siamo nella direzione giusta di un pieno recupero, che speriamo avvenga presto». Lo ha detto il presidente della Cei, cardinale Matteo Maria Zuppi, a Bologna a margine dell'inaugurazione dell'anno giudiziario del Tribunale ecclesiastico interdiocesano Flaminio.

Ravasi: il papa potrebbe dimettersi

È verosimile l'ipotesi che Papa Francesco si possa dimettere? «Io penso che possa farlo, perché è una persona che, da questo punto di vista, è abbastanza decisa nelle sue scelte». E' quanto ha detto il cardinale Gianfranco Ravasi, intervenuto nel corso di Non Stop News su RTL 102.5. «Finora ha ritenuto di continuare la sua attività - ha ricordato - anche quando, per esempio, c'è stata la difficoltà del ginocchio, che ha cambiato il normale stile di relazione della figura pubblica con l'intera comunità ecclesiastica mondiale. In quell'occasione, ebbe quella famosa battuta secondo cui si governa con il cervello e non con il ginocchio». «Quindi, c'è sempre stata la tendenza a combattere e a reagire, ed è anche una scelta legittima, perché ha potuto affrontare perfino viaggi in condizioni assolutamente difficili e impegnative, come quello nell'Estremo Oriente», ha osservato il cardinale. Tuttavia, "è fuori di dubbio che, se si trovasse in una situazione in cui fosse compromessa la sua possibilità di avere contatti diretti - come lui ama fare - di poter comunicare in modo immediato, incisivo e decisivo, allora credo che potrebbe decidere di dimettersi».

Il Gemelli: il papa lavora, legge mail e scrive messaggi

Il Papa, dal Gemelli dove è ricoverato da venerdì scorso, continua la sua attività lavorativa che consiste principalmente nella lettura, nella scrittura di messaggi e mail, in telefonate. Bergoglio parla con i più stretti collaboratori che fanno la spola tra il Gemelli e il Vaticano per portargli i documenti. Ormai è quasi trascorsa una settimana dal ricovero del Pontefice a cui la tac ha diagnosticato una «polmonite bilaterale». Ieri ha incontrato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni per una ventina di minuti. Ancora non si sa se il Pontefice domenica prossima se la sentirà di guidare l'Angelus ed eventualmente in quale modalità. La scorsa domenica Bergoglio ha consegnato un testo per fare conoscere il suo pensiero pu non guidando l'Angelus. I medici hanno prescritto «l'assoluto riposo». Si vedrà nelle prossime ore. Stasera, intorno alle 19, come di consueto ci sarà un nuovo aggiornamento sulle condizioni di salute del Pontefice.

Monsignor Paglia: ho notizie positive, ma i corvi non mancano

«Io ho notizie positive. Mi auguro che il Papa possa guarire presto perché c'è bisogno di lui. C'è bisogno che possa riprendere pienamente la sua vita di pastore della Chiesa, che in questo tempo è più che preziosa». Lo sottolinea in un'intervista a Repubblica monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia accademia per la vita. Sul fatto che Francesco si sia esposto ai gravosi impegni giubilari, Paglia dice: «Sì ma questo è papa Francesco - prosegue -. Certo uno dei problemi della sua salute è la non curanza che a volte manifesta verso la stessa. E forse ci dovrebbe essere maggiore solerzia da parte di tutti noi a proteggerlo». Quanto alla visita di Giorgia Meloni, che ha riferito di averlo trovato vigile e con un immutato senso dell'umorismo, Paglia aggiunge: «Mi fa molto piacere, anche perché non mancano i corvi, e sapere che il Papa continua anche a scherzare mi pare una notizia utile per tutti». A chi chiede se quando parla di corvi si riferisca alle fake news che girano sull'aggravarsi del Papa, Paglia prosegue: «Sì, e non solo. Guardiamo con maggiore positività a questo momento». Infine, Paglia sui tempi di un ritorno del Papa in Vaticano, afferma: «Non sono un medico ma immagino che non bisognerà aspettare molto. E mi auguro che sia molto più attento lui e tutti noi a moderare, diciamo così, i suoi eccessi di impegno. Tutti sappiamo quanto il contatto diretto con la gente sia per lui davvero vita», conclude.

Presidente Iran: auguri di pronta guarigione al Papa

«Auguro a Papa Francesco, che è ricoverato in ospedale per un'infezione respiratoria, di stare bene e prego l'Onnipotente per la sua salute e la sua pronta guarigione». Lo ha affermato, in un messaggio su X, il presidente dell'Iran, Masoud Pezeshkian, come riferisce l'Irna.

«La notte è trascorsa serena, il Papa si è alzato e ha fatto colazione in poltrona»

«La notte è trascorsa serena, il Papa si è alzato e ha fatto colazione in poltrona». Lo comunica la Sala stampa della Santa Sede. Ieri sera nel bollettino serale, il Vaticano parlava di un “lieve miglioramento, in particolare degli indici infiammatori”. Bergoglio sta curando una polmonite bilaterale.

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Ultimo aggiornamento: 21 febbraio, 00:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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