TREVISO - Andrea Zanibellato, 52enne non vedente e funzionario dell'Inps di Treviso, da ormai tre mesi vive quotidianamente una vera e propria corsa ad ostacoli. Con l'inizio del nuovo anno scolastico recarsi al lavoro dalla sua abitazione, in zona San Nicolò, è diventato un vero e proprio percorso pieno di insidie. Al centro del suo problema le biciclette “illegittimamente” legate alle ringhiere sui marciapiedi di via Lungosile Mattei solitamente appartenenti agli studenti del vicino Istituto Tecnico Riccati. La presenza delle bici, non inserite nelle apposite rastrelliere presenti in zona, mette in pericolo l’incolumità fisica del 52enne il cui “bastone guida” si incastra spesso nei raggi delle stesse rischiando di farlo cadere. Per evitare di farsi male Zanibellato è costretto a scendere dai marciapiedi, scontrandosi però spesso con gli specchietti delle auto in sosta abusiva lungo anche la pista ciclabile.
LA PROTESTA
«Ho segnalato il problema al Comune, alla polizia locale e al dirigente dell’Istituto Riccati, ma non è mai stato fatto nulla - spiega Andrea - nonostante la presenza delle rastrelliere raramente vengono utilizzate correttamente e così sono costretto a fare un zig-zag continuo sia al mattino che al pomeriggio quando torno a casa». Il tragitto di Zanibellato è poi reso ancora più complicato dai bidoni dell’immondizia lasciati sui marciapiedi. Andrea si era rivolto direttamente a Contarina, ma la risposta ricevuta è stata sconcertante. «Per i loro uffici avrei dovuto scattare una foto, ma come posso farlo se sono cieco?», si chiede amareggiato. Anche alcuni marciapiedi da tempo dissestati del centro città rappresentano per lui un ostacolo quotidiano. «È necessario fare di più per le persone con disabilità». Sul punto non è mancata comunque la pronta risposta del Comando di polizia locale: «Tra il 6 ed il 18 novembre abbiamo effettuato tre interventi in zona Lungosile Mattei, anche grazie alla segnalazione di Zanibellato, rimuovendo anche le bici abbandonate.