Al mare è andata e sta andando un po' sotto le aspettative, perché il "tutto esaurito" su cui gli operatori avevano puntato per iniziare la stagione con il piede giusto non c'è stato. In montagna, invece, poiché l'avvio del periodo più promettente per il flusso turistico non è ancora alle porte, il "movimento" che si è registrato tra Pasqua e i ponti di aprile e maggio è salutato con «soddisfazione». A perturbare le vacanze di primavera, non i prezzi e l'incertezza economica, per ora, ma il meteo.
NIENTE SOLD OUT
È questo il quadro pennellato in tempo reale dalle voci degli operatori che in Friuli Venezia Giulia si stanno misurando con le opportunità di spostamento che ha permesso il calendario nell'ultima decade di aprile e nella prima settimana di maggio. «La presenza di turisti per il periodo pasquale non ha rispettato le aspettative afferma senza mezzi termini il presidente di Federalberghi e operatore a Lignano, Enrico Guerin -, una prospettiva su cui gli operatori avevano investito dato che la celebrazione quest'anno era quasi a fine aprile. Il mare prosegue non ha fatto il tutto esaurito. Ci sono state delle disdette e non sono arrivati gli indecisi, che sono stati influenzati soprattutto dal brutto tempo dei giorni pre pasquali». In montagna non solo nuvole ma pioggia, e parecchia, eppure il clima che si respira è leggermente diverso, perché aprile non è il mese su cui gli operatori scommettono. Diversi hotel erano chiusi e, quindi, tutto ciò che è stato comunque registrato ha indotto l'area all'ottimismo per la prossima stagione. «C'è stato un bel movimento», conferma infatti da Sappada la presidente degli albergatori e componente del Consiglio provinciale di Confcommercio Udine, Alessia Cappellotti. «Non tutti gli hotel sono aperti, ma quelli che sono in attività, e sono diversi perché garantiamo l'accoglienza durante tutto il corso dell'anno, sono stati molto soddisfatti per i pernottamenti. Altrettanta soddisfazione continua l'esponente sappadina si è avuta tra ristoratori e negozianti. Le presenze erano soprattutto italiane». Una decade interessante, quindi, prima di un maggio che abitualmente non è un periodo di particolare attrazione per la montagna friulana. Il mare si rifà in parte del mancato sold out pasquale con le prenotazioni per l'estate.
ESTATE
«Il flusso è in linea con quello degli anni passati, sia pre che post Covid aggiorna il presidente Guerin -, non ci sono grandi differenze. Per ora a prevalere sono le prenotazioni estere, in particolare dall'Est Europa». I turisti italiani, invece, per ora sono meno presenti nelle prenotazioni, anche perché «abitualmente attendono di essere più a ridosso della partenza». Date queste premesse, comunque, Guerin non se la sente di fare previsioni per i mesi prossimi e futuri, perché sono parecchie le variabili in gioco. «Speriamo che la situazione geopolitica migliori almeno un poco, perché le tensioni che stiamo vivendo, e i dazi in questo caso giocano una parte importante, creano un clima di grande incertezza che agisce negativamente sull'utente-cliente finale. Il quale aggiunge in una condizione del genere si preoccupa anche di più i quanto realisticamente sarebbe necessario e non decide o decide di non muoversi».