Silvio Trevisan, sospeso il comandante della polizia locale: indagine per falso ideologico

È finito sotto indagine Silvio Trevisan, l’ex comandante della Polizia locale associata del Medio Polesine

giovedì 11 luglio 2024 di Redazione di Rovigo
Silvio Trevisan, sospeso il comandante della polizia locale: indagine per falso ideologico

ROVIGO - È finito sotto indagine Silvio Trevisan, l’ex comandante della Polizia locale associata del Medio Polesine.

La Procura gli contesta l'attestazione falsa di lavori di pubblica utilità in realtà mai svolti: in pratica un ristoratore con attività in un Comune limitrofo doveva svolgere lavori di pubblica utilità presso il Comune di Polesella, era imputato di un reato e la sospensione del procedimento giudiziario a suo carico, con messa alla prova, era subordinata proprio allo svolgimento dei lavori di pubblica utilità.

Secondo la procura di Rovigo l’allora comandante attestava che l'imputato svolgeva le ore previste ma non era vero. L'indagine è per falso ideologico e per tentativo di fraudolenta cognizione di comunicazioni e conversazioni telefoniche tra altre persone.

 

Il fatto

"Il Procuratore della Repubblica di Rovigo, Manuela Fasolato - spiega infatti il comunicato - comunica che la Procura della Repubblica di Rovigo nell’ambito di un procedimento penale in fase di indagini preliminari, a seguito di indagini delegate ai Carabinieri di Polesella e alla aliquota dei Carabinieri della Sezione di polizia giudiziaria di Rovigo, ha eseguito una ordinanza di misura cautelare interdittiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio per la durata di un anno nei confronti dell’ex Comandante della Polizia locale associata del Medio Polesine, e una ordinanza di misura cautelare coercitiva dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti di S.D., imputato in un altro procedimento penale e in tale veste richiedente la sospensione del procedimento con messa alla prova subordinata allo svolgimenti di lavori di pubblica utilità, ordinanze emesse dal Gip del Tribunale di Rovigo su richiesta della Procura di Rovigo”.

La misura cautelare per Trevisan è stata disposta anche per il reato di tentativo di fraudolenta cognizione di comunicazioni e conversazioni telefoniche tra altre persone. Tutto sarebbe avvenuto a Polesella attorno al novembre dello scorso anno. 
È stato il Comune di Polesella a effettuare le prime verifiche e ad inviare una segnalazione alla procura di Rovigo che ha delegato i carabinieri i quali hanno esaminato persone informate sui fatti, anche dipendenti comunali, hanno acquisito tabulati telefonici, eseguito il riscontro delle celle, sequestrato cellulari e acquisito il procedimento disciplinare di sospensione di sei mesi irrogato dallo stesso Comune di Polesella al suo comandante dopo avergli contestato l'operato fra ottobre e dicembre 2023. Il ristoratore invece come misura cautelare ha l'obbligo di prestazione alla polizia giudiziaria.

Quindi il Giudice delle indagini preliminari ha disposte “Le misure ritenendo sussistenti gravi indizi di colpevolezza per le ipotesi di reato e le esigenze cautelari di concreto e attuale pericolo di reiterazione di reati della stessa specie di quelli per cui si procede”. Tutto questo “in ragione della modalità e natura dei fatti commessi in ipotesi accusatoria, stante quanto realizzato per eludere il provvedimento giurisdizionale cui S.D. era stato messo alla prova ed obbligato ad ottemperare agli obblighi relativi al programma di trattamento, tra cui i lavori di pubblica utilità”.

Trevisan è ancora un dipendente comunale ma a seguito della sua sospensione il ruolo del comandante è ricoperto da Cristina Lavezzo.
 

Ultimo aggiornamento: 12 luglio, 09:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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