MONTEBELLUNA (TREVISO) - È di 1400 euro la multa comminata al bar "Da Rosetta" per il plateatico "fuorilegge".
IL PAGAMENTO
Eppure, la notifica di pagamento è chiara. Si tratta di un "accertamento esecutivo canone patrimoniale-occupazione di suolo pubblico". E nelle voci che spiegano la somma, si parla di una sanzione di parziale, tardivo, omesso pagamento del canone cui si aggiunge una sanzione amministrativa pecuniaria. Insomma, una multa. «Io credo -spiega il proprietario- che la sanzione sia legata a un tavolino che ho aggiunto agli altri probabilmente ai tempi del Covid, mettendo anche delle fioriere. Il tavolino si trova di fronte a un cancello che però non viene usato come passaggio. Gli altri tavolini, davanti al locale, sono qui da cinquant'anni e non hanno mai rappresentato un problema. Ricordo anche che tempo fa un ragazzo ha fatto delle foto e me la sono pure presa con lui, chiedendogli cosa stesse facendo. Probabilmente tutto è scaturito da lì». Ma l'insieme di situazioni al privato non è chiaro. «Nessuno mi ha detto cosa devo fare: devo togliere il tavolino o posso lasciarlo? Qual è nello specifico il problema? Ho chiesto lumi anche al comandante dei vigili, che fa parte della dirigenza dell'Inter club che ha sede nel mio locale: neppure lui non ne sa nulla».
LA RABBIA
Ma quel che è chiaro è che il barista non sembra intenzionato a lasciar correre. «Parlerò con Abaco, poi mi rivolgerò all'avvocato dell'Ascom. Non ho alcuna intenzione di lasciar perdere, anche perché non mi va assolutamente di essere preso in giro». Intanto anche il primo cittadino Adalberto Bordin, informato della questione, si è mosso: «La Polizia municipale non ne sa nulla -spiega- A intervenire è stato di sicuro Abaco». Che però non può che essersi mosso per conto del Comune. Intanto, il coordinatore di Forza Italia Gianni Garbujo sbotta: «È una vergogna che si sanzioni una nostra storica attività per una cosa del genere. Noi siamo determinati ad andare incontro alle esigenze di chi oggi con il duro lavoro quotidiano mantiene vive le attività del territorio, presidi importanti di aggregazione e vitalità del quartiere. Non certamente a reprimerle».