PREGANZIOL - Gli avvisi sulla porta della chiesa con le foto del ladro di offerte sono state tolte dai carabinieri. E gli stessi militari hanno invitato il parroco, don Gabriele Bittante, a evitare simili iniziative in futuro. «Questa persona ha scassinato e rubato più volte le offerte delle candele votive. Se avvistato, chiediamo di segnalarlo alle forze dell’ordine», si leggeva nel foglio appeso alle vetrate della chiesa di Sant’Urbano. Il parroco aveva già denunciato i furti. La speranza ora era che i fedeli potessero riconoscere il responsabile e indicarlo alle forze dell’ordine. E non manca chi ha condiviso la scelta del parroco di procedere di fatto con la gogna pubblica. «Ha fatto bene Don Gabriele, sono d’accordo con la sua scelta di esporre la foto del responsabile dei furti - scandisce Raffaele Freda, consigliere capogruppo di Fratelli d’Italia a Preganziol - se è l’unico modo per prevenire e per informare il malfattore del fatto che le sue condotte sono note, allora non c’è altra via da percorrere». «Se non viene raggiunto dalle forze dell’ordine - aggiunge - che sia almeno colto dalla vergogna per delle azioni così basse». I furti, pochi euro, rubati in più colpi, hanno suscitato non poca indignazione. «Paradossalmente la gogna può essere eccessiva - continua il consigliere - ma se il responsabile entra di nuovo in chiesa, almeno vede che è stato scoperto, si accorgerebbe di essere stato colto con le mani nel sacco».