GRANTORTO (PADOVA) - La Procura, attraverso il pubblico ministero Andrea Zito titolare delle indagini, ha disposto una perizia medico legale sull’accoltellamento ai danni di un 53enne per mano del suo amico di 44 anni. L’esperto, il professor Raffaele De Caro, dovrà appurare se quella ferita sul collo poteva essere mortale e se il coltello ritrovato è l’arma del tentato omicidio.
La vicenda
Il 44enne di nazionalità romena è ancora recluso in una cella della casa circondariale Due Palazzi. Il gip Laura Alcaro ha convalidato l’arresto e ha disposto il carcere. L’indagato, attraverso il suo legale, ha presentato domanda al Tribunale del riesame per tentare di avere una misura restrittiva più morbida.
Il sospettato era ospite da circa un anno nell'appartamento del connazionale, operaio e incensurato. Sul 44enne pende una misura di divieto di avvicinamento alla ex moglie per maltrattamenti in famiglia e atti persecutori, fatti che risalgono al 2023. Aveva trovato così nel 53enne una persona amica che lo stava aiutando, ma ha rischiato di ucciderlo. Nella notte tra domenica e lunedì scorsi, a elevato tasso alcolico, il 44enne a causa di una lite cominciata per futili motivi ha colpito il 53enne con un coltello da cucina con una lama di 12,5 centimetri: lo ha ferito alla gola con un fendente. Questione di millimetri e la ferita avrebbe potuto essere mortale.
Il 53enne è riuscito ad allontanare da casa il connazionale mettendosi al sicuro e a chiamare i soccorsi. I carabinieri di Gazzo hanno trovato l'uomo in strada e lo hanno immediatamente fermato. Si era liberato del coltello ritrovato poi nel giardinetto dell'appartamento. Contemporaneamente il 53enne è stato trasportato da un’ambulanza del Suem 118 nel pronto soccorso dell'ospedale di Cittadella. I medici lo hanno dichiarato guaribile in otto giorni. Considerati i precedenti del 44enne per lui era stata disposta la restrizione nella casa circondariale di Padova, confermata poi dal giudice per le indagini preliminari.