MONTEGROTTO (PADOVA) - Calci, pugni e sampietrini usati come proiettili. Venerdì sera, il piazzale dello scalo ferroviario di Montegrotto è stato il teatro di una furibonda rissa scoppiata fra alcuni nordafricani. Il tutto sotto lo sguardo atterrito dei clienti dei locali pubblici vicini e dei viaggiatori appena scesi dal treno che per precauzione si sono rifugiati all'interno della stazione. Quando sul posto sono arrivate due pattuglie dei carabinieri, i sei nordafricani si erano però già tutti dileguati, scappando in direzione del quartiere di Mezzavia. Ma non sarà facile dimenticare quella manciata di minuti per chi ha assistito all'incredibile scena, che da tempo si ripete ogni fine settimana.
Il racconto
«Quel gruppetto era appena sceso dal treno, attorno alle 22; erano tutti sulla trentina racconta Marco, che lavora nella gelateria "Fontana" che si affaccia direttamente sul piazzale . Ad un certo punto, d'improvviso e senza un motivo apparente, hanno cominciano a litigare fra di loro. Urlavano, ma non capivo cosa dicessero. Poi sono passati alle mani, dandosele di santa ragione. Alcuni di loro hanno perfino divelto i sampietrini della pavimentazione del piazzale e hanno cominciato a scagliarli addosso agli altri. La maggiore parte dei nostri clienti prosegue è scappata. Per fortuna nessuno è rimasto ferito». «I carabinieri sono stati subito chiamati e sono arrivati rapidamente aggiunge un residente che l'altra sera era seduto a un tavolino della gelateria ma quelli avevano già imboccato il sottopasso che porta a Mezzavia. Continuavamo a sentirli gridare anche dopo che erano arrivati dall'altra parte».
Le lamentele
Ieri mattina, di fronte alla stazione non si parlava d'altro. Ed erano ancora ben visibili i fori nella pavimentazione lasciati dai mattoncini in pietra volati un po' dappertutto durante la rissa. «Purtroppo da un po'di tempo queste cose accadono ogni fine settimana, quando arriva l'ultimo treno della sera aggiunge un commerciante di viale Stazione Scendono e sciamano per la città, disturbando i turisti, sempre ubriachi oppure su di giri perché hanno assunto qualche sostanza. Ci sono poi quelli che si mettono a dormire di fronte agli ingressi dei negozi, in mezzo a bottiglie vuote e mozziconi di sigarette, oppure si introducono negli alberghi chiusi». «Questa situazione sta creando parecchi problemi a chi lavora nei locali pubblici della zona interviene ancora Marco I clienti che assistono a queste scene, spaventati, non si fanno più vedere». In tutta l'area attorno allo scalo termale c'è ormai un clima di esasperazione.
Il precedente
«Alcune settimane fa racconta un altro residente se le sono date di santa ragione a colpi di catene. Mi domando a cosa servano le trentadue telecamere che sono state installate lungo viale Stazione, se poi continuano a succedere queste cose». Alla fine di maggio, sempre nelle vicinanze della stazione, una donna era stata vittima di una rapina mentre si recava alla pizzeria "Basilico": dopo essere stata circondata da quattro giovani, uno di loro le aveva strappato la catenina d'oro dal collo. Poi il gruppetto si era diviso, facendo perdere le proprie tracce, nonostante alcuni residenti avessero tentato un inseguimento. Ed è di pochi giorni fa la spaccata notturna a una gioielleria delle vicinanze.