PADOVA - Accoltellati e picchiati per aver rifiutato di comprare della droga. È successo nel pomeriggio di giovedì 6 febbraio in via Pierobon all'Arcella, dove un gruppo di ragazzi albanesi è stato aggredito da tre giovani. In particolare un 19enne è stato accoltellato rimediando una prognosi di 20 giorni.
La ricostruzione
Nel pomeriggio del 6 febbraio il gruppo di amici albanesi - come da loro stesso raccontato - stavano percorrendo via Pierobon per raggiungere la fermata del tram quando li avevano avvicinati tre giovani noradafricani, proponendo loro di acquistare della cocaina. Davanti al rifiuto, scandito a più riprese in particolare da un 19enne albanese, i tre li avevano prima insultati e minacciati, poi picchiati con calci e pugni.
Ma ben presto era spuntato anche un coltello, con cui era stato colpito il 19enne, ferito a una gamba e all'orecchio sinistro. Non solo. Ad accoltellarlo infatti sarabbero stati tutti e tre gli aggressori, passandosi l'arma l'uno con l'altro. Le vittime erano quindi scappate chiedendo aiuto e avvisando la polizia, mentre i tre tunisini erano fuggiti.
Le indagini
Il 19enne era stato portato in ospedale e dimesso con una prognosi di 20 giorni. Nel frattempo la Squadra mobile ha avviato un'indagine per identificare gli aggressori, passata attraverso le testimonianze delle vittime e la visione delle immagini della videosorveglianza. Li hanno trovati nella serata di giovedì 20 febbraio in un bar del centro. Portati in Questura sono stati identificati appunto in tre tunisini 18enni, due dei quali irregolari. Tutti sono stati denunciati per lesioni aggravate.
A carico dei due giovani irregolari il questore ha disposto il collocamento al centro rimpatri di Bari dove sono stati accompagnati dagli agenti venerdì 21 febbraio. Uno dei due, quello che per primo ha mostrato il coltello, è risultato avere numerosi precedenti per reati inerenti gli stupefacenti, oltre a essere destinatario di daspo urbano (divieto di accesso e stazionamento nelle immediate vicinanze dei pubblici esercizi e di locali dell’intera provincia) per la durata di tre anni emesso il 27 dicembre scorso. Per il terzo giovane è stata avviata la procedura di revoca del permesso di soggiorno.