Autovelox abbattuto da Fleximan resta spento, il sindaco: «Non è una resa». In media registrava 10mila multe l'anno

Businaro ha deciso di non rinnovare il contratto di noleggio del dispositivo di rilevazione della velocità

giovedì 3 luglio 2025 di Giovanni Brunoro
Autovelox abbattuto da Fleximan resta spento, il sindaco: «Non è una resa»

SANTA CATERINA D'ESTE (PADOVA) - Stop temporaneo all'autovelox sulla Regionale 10var, ma per l’amministrazione «non è una resa». Il sindaco Tiberio Businaro ha deciso di non rinnovare il contratto di noleggio del dispositivo di rilevazione della velocità, lo stesso che era stato abbattuto da Fleximan nel gennaio 2024 e poi ripristinato poche settimane dopo.

Una scelta dettata dalla prudenza in attesa che il ministero delle Infrastrutture chiarisca le procedure di omologazione degli strumenti, ma il primo cittadino è categorico: «La sicurezza stradale resta una priorità assoluta. Non appena arriveranno le indicazioni ministeriali, il dispositivo verrà reinstallato nel pieno rispetto delle regole e dell'autorizzazione già concessa dalla Prefettura». Il velox di S.Caterina d'Este era finito sotto i riflettori nazionali quando, nella notte tra il 19 e il 20 gennaio 2024, ignoti vandali lo avevano segato alla base con un flessibile, seguendo il copione ormai consolidato degli attacchi firmati Fleximan.

Un tesoretto

I numeri potrebbero spiegare perché quel dispositivo fosse particolarmente inviso agli automobilisti: in media registrava circa 10mila sanzioni all'anno, con punte di 13.288 multe nel 2022 per un valore complessivo di 1,45 milioni di euro. Una differenza evidente rispetto ai velox installati sulla stessa strada nel territorio di Este, che si fermano a circa 1.500 verbali annui. «È un dispositivo orientato alla sicurezza della circolazione, ben segnalato e visibile», sottolinea il comandante della polizia locale di Este, Giacomo Sinigaglia, a proposito dei dispositivi nel suo territorio che continuano a rimanere attivi essendo di proprietà comunale. La decisione di Businaro si inserisce in un contesto normativo complesso. Secondo una sentenza della Corte di Cassazione, gli autovelox devono aver ottenuto una formale omologazione e non basta una semplice autorizzazione. Un tema che interessa molti dispositivi in tutta Italia e che ha portato i Comuni a muoversi in ordine sparso: mentre la Federazione del Camposampierese ha deciso in via cautelativa di spegnere tutti gli apparecchi, Este e altri centri hanno scelto di mantenerli accesi in attesa di chiarimenti da Roma. La prefettura di Padova ha completato la ricognizione di tutti gli autovelox del territorio provinciale. Posizionamenti, autorizzazioni, segnaletica: ogni dettaglio è stato controllato e dove tutto risultava in regola è arrivato il via libera. Per S.Caterina d'Este l'autorizzazione era stata confermata proprio per l'elevato numero di incidenti registrati lungo quel tratto, dove il velox aveva contribuito alla riduzione degli episodi. Il sindaco Businaro nel suo comunicato ribadisce che l'installazione era stata autorizzata «proprio in ragione dell'elevato numero di incidenti registrati lungo il tratto interessato». Una posizione che trova riscontro nei dati: in quel punto della Sr10var, che si interrompe su una rotatoria proprio a Carceri, molti automobilisti superavano abbondantemente il limite dei 90 km/h.

 

Pattuglie in strada

Nel frattempo, in assenza del velox, il controllo della velocità su quel tratto pericoloso della Sr10var è affidato esclusivamente alle pattuglie della polizia locale, che però non possono effettuare controlli in sicurezza per la mancanza di aree di sosta adeguate. 

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