Forbici al volto per aver filmato il vandalo che rovesciava i cassonetti: giovane rapinato del cellulare. L'aggressore: «Volevo cancellare i video»

Ancora un episodio violento al Portello, stavolta la notte tra domenica 24 e lunedì 25 novembre

martedì 26 novembre 2024 di Marco Aldighieri
Forbici al volto per aver filmato il vandalo che rovesciava i cassonetti: giovane rapinato del cellulare. L'aggressore: «Volevo cancellare i video»

PADOVA -  In appena cinque giorni il Portello è stato teatro di due rapine e sempre a danno di giovanissimi. 
Dopo l’aggressione a tre ragazzi, con tanto di coltello, dello scorso mercoledì sera durante la movida quando quattro nordafricani gli hanno sottratto i cellulari, domenica notte (tra il 24 novembre e il 25 novembre) si è consumato un episodio analogo. 


I fatti

Tre amici stavano camminando, intorno alle 2, lungo via Belzoni, quando hanno notato un uomo impegnato a rovesciare alcuni cassonetti dei rifiuti. Senza un motivo apparente ha gettato a terra le immondizie e quell’azione ha attirato l’attenzione dei tre ragazzi. Così, uno di loro, ha estratto dalla tasca del giubbotto il suo smartphone e ha iniziato a riprendere la scena. Ma il vandalo si è accorto di essere filmato e infuriato si è avvicinato ai tre amici. Una frazione di secondo e dal nulla ha puntato al volto del giovane con in mano il telefono cellulare un paio di forbici.

Sotto la minaccia si è fatto consegnare l’apparecchio e se ne è andato. I ragazzi, spaventati, hanno chiamato il 113 e poco dopo è intervenuta una pattuglia della polizia. 

Gli agenti si sono messi a caccia del rapinatore e poco dopo lo hanno individuato e bloccato. Perquisito, addosso aveva lo smartphone e le forbici. In un secondo momento è stato identificato: si tratta di un cittadino tunisino di 39 anni senza fissa dimora gravato da un serie di precedenti. Il pubblico ministero Sergio Dini ha chiesto per lui il carcere. Nella mattinata di ieri (25 novembre) il nordafricano, affiancato dal legale Stefano Sartori del Foro di Padova, davanti al giudice ha chiesto i termini a difesa e la prossima udienza è stata fissata per il 15 di dicembre.  Intanto per lui si sono aperte le porte della Casa circondariale Due Palazzi.

Restano in cella anche i quattro maghrebini, due tunisini e due marocchini, autori mercoledì sera della rapina sempre al Portello ai danni di tre giovani amici: coltello al volto sono stati derubati dei loro cellulari. I due marocchini, la stessa notte, hanno anche messo a segno una spaccata con tombino in un bar di via Valeri a due passi dallo scalo ferroviario. Il coltello, in questo caso, non è stato ritrovato. Tre dei quattro giovani stranieri sono gravati da numerosi precedenti. 

 

 


La difesa

Il tunisino di 39 anni, una vita spesa sulla strada, ha subito dichiarato di non avere voluto commettere una rapina. 
«Ho visto che uno di loro mi stava riprendendo con lo smartphone - ha raccontato agli inquirenti - e non volevo. Così gli ho detto di darmi il telefono per cancellare le immagini». Insomma per il nordafricano si sarebbe trattato solo di un grande malinteso, ma il giudice non l’ha pensata così anche perchè il 39enne per farsi consegnare l’apparecchio ha estratto un paio di forbici.

Ultimo aggiornamento: 09:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci