ROVIGO - Le urla. Il sangue. Il panico. L’orrore è esploso nel cuore di Rovigo, tra le persone che passeggiavano tranquille in una serata di festa. Sabato, poco prima di mezzanotte, piazza Matteotti è diventata teatro di un omicidio che ha sconvolto il Polesine. Un ragazzo di 23 anni, Amine Gara, tunisino, è stato ucciso: gli hanno piantato un collo di bottiglia spaccato sul marciapiede nella pancia durante una rissa scoppiata tra due gruppi di stranieri, uno di tunisini e uno di pakistani, che spesso si ritrovano nei giardini delle Due Torri, simbolo della città. Un secondo uomo, 30enne, è rimasto gravemente ferito. È l’apice dell’escalation di violenza che sconvolto il capoluogo polesano: tre accoltellamenti e un pestaggio seguito da un brutale stupro in tre settimane.