Parroco preso di mira dai vandali: insulti e scritte sui muri. La solidarietà del Comune: «Lui è un riferimento per Ponte di Piave»

In arrivo un gesto di unità istituzionale per il sacerdote. Questo il senso del documento ufficiale depositato in municipio nella giornata di martedì: un ordine del giorno che verrà sottoposto in Consiglio comunale e, secondo quanto emerso, sarà votato all’unanimità tanto dalla maggioranza quanto dall’opposizione

venerdì 18 luglio 2025 di Gianandrea Rorato
Parroco preso di mira dai vandali: insulti e scritte sui muri. La solidarietà del Comune: «Lui è un riferimento per Ponte di Piave»

PONTE DI PIAVEAtti vandalici contro il parroco, in arrivo un gesto di unità istituzionale e un atto di solidarietà. Questo il senso del documento ufficiale depositato in municipio nella giornata di martedì: un ordine del giorno che verrà sottoposto martedì prossimo alle 19 al Consiglio comunale e, secondo quanto emerso, sarà votato all’unanimità tanto dalla maggioranza quanto dai rappresentanti dell’opposizione. Al centro della mozione, un messaggio preciso: solidarietà al parroco della Parrocchia di San Tommaso di Canterbury dopo una serie di episodi offensivi rilevati nelle ultime settimane. «Gli attacchi scritti di un residente anche sui muri» spiegano i firmatari «hanno scosso non solo la sensibilità personale del sacerdote, ma l’intero tessuto sociale locale».

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SOLIDARIETA'

Nella premessa del documento – frutto della condivisione tra i capigruppo consiliari Alvise Tommaso Ponzetta per “Lista Ponte per Tutti” (opposizione) e Matteo Buso per “Lista Vivi Ponte” guidata dalla sindaca Paola Roma – si segnala come «il parroco sia da tempo punto di riferimento per la comunità di Ponte di Piave».

Il suo operato, ricordano i firmatari, è stato ed è «apprezzato dalle famiglie e dai giovani», e la sua vicinanza è risultata preziosa nei momenti di difficoltà collettiva e individuale.

Il testo sottoposto all’assise evidenzia la «preoccupazione per i gesti gravi e inaccettabili che hanno recentemente colpito il parroco», giudicando tali attacchi «offensivi sul piano personale e contrari allo spirito di collaborazione sociale che ha sempre caratterizzato la vita pubblica e religiosa del paese».

L’AZIONE

Da qui la decisione di passare dai gesti simbolici all’azione istituzionale, non solo con un’espressione formale di sostegno ma anche rafforzando ogni possibile iniziativa di vicinanza. Il documento sottolinea inoltre come l’intera cittadinanza, rappresentata in modo unitario in Consiglio comunale, debba reagire con “determinazione”, sostenendo ogni sforzo già intrapreso in difesa dell’impegno religioso, sociale e culturale del parroco.

«Nonostante le inevitabili contraddizioni e criticità che possono emergere in una comunità articolata e culturalmente vivace come quella di Ponte di Piave, la convivenza civile è vista come un patrimonio da preservare con attenzione e coraggio». La mozione pone l’accento anche sulle responsabilità individuali e collettive dei cittadini nel non lasciare soli coloro che svolgono un ruolo pubblico e sono più esposti agli attacchi personali. L’auspicio, si legge, è che «nessuna difficoltà possa frustrare la dedizione e la progettualità» del parroco o, più in generale, di chi lavora ogni giorno per il bene comune.

Ultimo aggiornamento: 19 luglio, 11:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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