TREVISO - Anche gli agenti della polizia locale di Treviso avranno in dotazione il taser, l’arma a impulsi elettrici che in caso di estrema necessità potrà essere utilizzata per immobilizzare chi si rende responsabile di violenza e resistenza a pubblico ufficiale mettendo in pericolo l’incolumità degli operatori. La giunta di Ca’ Sugana ha infatti dato ufficialmente avvio all’iter amministrativo e operativo per introdurre in via sperimentale la dotazione del dispositivo agli agenti.
La sperimentazione, che è prevista dalla normativa nazionale e che durerà per un periodo complessivo di sei mesi, prevede l’impiego dello strumento esclusivamente da parte di operatori appositamente formati. Non è il primo Comune che adotta questo tipo di dispositivi: a Conegliano c’è già, Oderzo è pronto ad adottarlo e a Montebelluna è stato presentato l’iter la settimana scorsa.
LA PROCEDURA
La procedura non è così semplice come potrebbe sembrare. E prevede infatti diversi passaggi prima di arrivare a fornire i taser alla polizia locale. Il primo passo riguarda la predisposizione di un regolamento specifico per la dotazione che dovrà essere votato dal consiglio comunale. Poi devono essere definite le linee guida tecnico-operative per l’utilizzo dei taser in collaborazione con l’azienda sanitaria e, soprattutto, con la casa costruttrice dei dispositivi. L’obiettivo è quello di rendere l’utilizzo dei dispositivi il più sicuro possibile e di ridurre quasi allo zero i rischi per ne potrebbero derivare. I taser verranno utilizzati inizialmente soltanto da alcuni equipaggi della polizia locale impegnati in interventi mirati (i primi dispositivi potranno essere forniti in dotazione entro la fine dell’anno), con delle modalità operative preventivamente regolamentate.
IL SINDACO
«Con l’avvio di questo percorso - ha evidenziato il sindaco di Treviso, Mario Conte - dotiamo gli agenti della nostra polizia Locale di uno strumento di difesa che allo stesso tempo risulta moderno ed efficace, e che consente di ridurre i rischi per gli operatori e per le persone coinvolte nelle situazioni più critiche. Il taser, poi, rappresenta anche un forte deterrente per chi ha intenti criminali e permette soprattutto di evitare il contatto fisico diretto, aumentando da un lato la sicurezza e dall’altro la capacità di intervento della polizia locale in contesti particolarmente complessi». Dopo il via libera arrivato dalla giunta comunale, adesso si procederà con l’acquisto di due dispositivi Taser 7, delle relative cartucce, degli accessori, delle licenze digitali e, non da ultimo, con la formazione tecnica e sanitaria di dieci agenti della polizia locale di Treviso, di cui due acquisiranno la qualifica di istruttore. Al termine del programma della durata, come detto, di sei mesi, se la sperimentazione avrà esito positivo, l’Aie (l’acronimo per arma a impulsi elettrici, ndr) potrà essere stabilmente introdotta come dotazione di reparto, secondo quanto previsto dalla legge.