MOGLIANO (TREVISO) - Conferma bis della Corte d'Appello di Venezia della condanna a 5 anni per il 15enne (ormai maggiorenne) che aggredì e colpì con 23 coltellate la runner Marta Novello intenta a correre lungo via Marignana, a Mogliano in provincia di Treviso, il 22 marzo del 2021, provocandole serie lesioni ai polmoni e al fegato, che richiesero una lunga degenza dopo le dimissioni dalla terapia intensiva. È la seconda pronuncia dei giudici veneziani che hanno confermato la precedente sentenza a carico dell'imputato (difeso dall'avvocato Matteo Scussat) con una pena diminuita per l'accoglimento del rito abbreviato, del parziale vizio di mente riconosciuto e della sua minore età all'epoca dell'aggressione.
Ieri, nel corso dell'udienza conclusiva la difesa ha contestato le conclusioni della perizia psichiatrica effettuata dal consulente della Corte d'Appello Alessandro Pesavento. E l'ha fatto con una contro perizia, affidata al neuropsichiatra infantile, ricercatore alla Sapienza di Roma, Ugo Sabatello. In primo e in secondo grado era stato, infatti, ritenuto parzialmente capace di intendere e di volere al momento del fatto, per via della sua immaturità e di un quoziente intellettivo inferiore alla media. La Cassazione aveva, però, annullato la condanna in appello a 5 anni perché non erano stati approfonditi a sufficienza i temi dell'immaturità e della capacità al momento dell'aggressione. Da qui il nuovo rinvio in Appello, dove i giudici lagunari avevano disposto una nuova perizia psichiatrica che spazzasse via ogni dubbio, affidata al consulente Pesavento. Quest'ultimo aveva spiegato alla Corte l'esito del proprio esame, condotto sulla base della copiosa documentazione agli atti. In particolare erano stati presi in considerazione rapporti con i familiari, i compagni di classe, gli insegnanti, i compagni della squadra di calcio e gli allenatori. Risultato? Il ragazzo all'epoca avrebbe avuto un quoziente intellettivo ridotto rispetto alla media della sua età e delle difficoltà di linguaggio. Ma questi aspetti non ne avrebbero intaccato né la maturità né la capacità di intendere e volere.