La contesa
Se l'Ufficio tecnico del Comune ha già notificato per il 2 gennaio prossimo la consegna delle chiavi dello stabile ad un nuovo gestore (in cima alla lista sembra esserci l'associazione Batipai), Ulliana chiede di valutare altre forme di gestione.
«Ci saremmo anche assunti il rischio di impresa - precisa - anzi, nell'ottica del partenariato pubblico-privato gli oneri sarebbero stati a carico nostro, con un piano finanziario di 25 anni nel quale saremmo andati a spendere un milione di euro che avremmo investito come Tvb, avendo la possibilità di sciogliere i vincoli del museo, concedendoci maggiore libertà di azione anche attraverso strumenti banali, come un codice fiscale grazie al quale godere del 5 per mille».
Se la sindaca ha risposto picche, Tvb sta procedendo nella creazione di «una fondazione con un'autonomia sostanziale, che regolamenta l'influenza pubblica, che potrebbe anche affittarci l'immobile, trattandolo non più come spesa. Ho messo giù il programma e ho già avuto degli assensi tra privati, operatori, barcari, istituzioni diverse, indispensabili perché esprimerebbero i soggetti portatori di interesse che si interfacciano con la navigazione fluviale, una rete d'acqua che collega coloro che hanno piacere di percorrerla».