Probabilmente non basta nemmeno il profilo rassicurante del Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, a quanti sognano un Francesco II. E così, il Segretario di Stato vaticano è finito affossato, in questi ultimi giorni, da un fuoco che poteva essere considerato "amico", che diffondeva discorsi di cardinali che erano critici sul suo operato o sulla sua posizione. E probabilmente non basta nemmeno il profilo del "Papa Francesco" di Asia, il Cardinale filippino Luis Antonio Tagle, pro-prefetto uscente del Dicastero per l'Evangelizzazione, che viene descritto, sì, come il cardinale che sa stare sulla strada del todos, todos, todos di Papa Francesco, ma viene anche ridotto a macchietta, descritto come il "cardinale karaoke" per un video in cui canta la contestata Imagine di John Lennon, e addirittura accusato di non essere fluente in cinese come viene normalmente raccontato.
Anche qui, fuoco amico, media e giornalisti considerati bergogliani di ferro, con fonti che provengono dallo stesso ambiente e che però non esitano a puntare il dito contro il candidato forte del mondo post-bergoglio e quello che potrebbe essere la sorpresa, votato dai cardinale asiatici e supportato da personalità forti del continente come il cardinale arcivescovo di Singapore Goh o quello arcivescovo di Jakarta Suharyo. Come deve essere Francesco II? Deve prima di tutto portare avanti la sinodalità, deve sostenere la cosiddetta radicalità inclusiva, e deve anche osare là dove Papa Francesco non è riuscito ad osare, magari guardando al diaconato femminile e a tutte le questioni di morale sessuale che anche sotto Papa Francesco sono rimaste in qualche modo tabù. Più che un Francesco II, un Francesco 2.0.