Trapianto di rene, lo cede a uno sconosciuto e salva 3 vite. La donazione samaritana partita da Padova è la prima post Covid: «Abbiamo vinto tutti»

mercoledì 18 dicembre 2024, 05:00
Trapianto di rene, lo cede a uno sconosciuto e salva 3 vite: la donazione samaritana partita da Padova. È la prima post Trapianto di rene, lo cede a uno sconosciuto e salva 3 vite. La donazione samaritana partita da Padova è la prima post Covid
di Nicoletta Cozza
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PADOVA - «L’ho fatto per un senso di gratitudine alla vita. Ho ricevuto tanto e mi sono chiesto “cosa posso fare di più?”. E in ospedale dopo l’espianto, guardavo le persone trapiantate sorridere a una nuova esistenza: mi domandavo a chi fosse andato il mio rene e sarei stato felice di avere aiutato tutti».

Con queste parole il “donatore samaritano” anonimo che ha messo a disposizione di un paziente sconosciuto appunto il suo rene ha spiegato com’è partita la straordinaria catena di donazioni e trapianti incrociati, con il primo e l’ultimo anello targati Padova.

La catena di solidarietà

Infatti tutto è iniziato al Centro trapianti rene-pancreas dell'ospedale patavino diretto dalla professoressa Lucrezia Furian, dove il suo organo è stato prelevato e assegnato a un paziente in cura nel nosocomio San Salvatore dell’Aquila, dove un familiare del ricevente (incompatibile con il congiunto) ha messo a sua volta a disposizione un altro rene, assegnato a un malato dell'Ircss Policlinico di Sant'Orsola di Bologna. Anche qui un parente di quest’ultimo ha “regalato” un rene, impiantato poi su un ragazzo campano in lista d'attesa nel capoluogo del Santo, chiudendo così il cerchio tra le tre città. Gli interventi risalgono al 19 novembre: donatori e riceventi sono in ottime condizioni e dopo una breve degenza sono stati dimessi.

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