Baccalà protagonista a StockBridge nel cammino verso la candidatura a patrimonio Unesco, tra eventi e piatti tipici

lunedì 2 giugno 2025, 08:38 - Ultimo agg. 18:07
Baccalà protagonista a StockBridge nel cammino verso la candidatura a patrimonio Unesco, tra eventi e piatti tipici
di Giancarlo Saran
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BASSANO DEL GRAPPA (VICENZA) - Nella tradizione gastronomica veneta vi è una storica rivalità tra le due formule con cui viene valorizzato il baccalà, ovvero lo stoccafisso, a tavola. Quella del mantecato alla veneziana e poi il cugino dell'entroterra, alla vicentina. Ma se alziamo lo sguardo "oltre le colline" si aprono scenari che non tutti i pasionari baccalanti conoscono. Le riletture viaggiano infatti di declinazioni diverse dalla Sicilia a Bolzano, così come dal Friuli alla Liguria. Un mondo tutto da scoprire, posto che l'Italia è il maggior importatore dai mari del nord, le norvegesi Lofoten e Islanda a tiro di lenza. Una storia che ha radici medioevali, con traffici fluviali e marittimi, divenuta poi solida tradizione di cui è considerato pioniere il veneziano Pietro Querini anche se, in realtà, la storia è molto più complessa. Insomma, quello dello stoccafisso, è un bellissimo esempio di "ponte tra i popoli" a cavallo di storie, tradizioni, usi e costumi diversi.

L'iniziativa e gli eventi

È su queste basi che si è avviata la procedura di candidare la pesca del merluzzo, poi trasformato in stoccafisso, a patrimonio dell'umanità per l'Unesco. Un riconoscimento che vuole dare valore a tradizioni, usi e costumi di una comunità applicata ad un suo prodotto. Motore del tutto StockBridge 2025, un'intuizione del trentino Andrea Vergari, assieme al bassanese Otello Fabris, e che in breve ha visto coinvolte istituzioni, in primis i competenti ministeri di Norvegia, Islanda e Italia e le relative comunità di pratica, ovvero confraternite e accademie dedicate. Per il secondo anno Bassano del Grappa è coinvolta in questa marcia di avvicinamento alla candidatura Unesco, con una serie di eventi. Meritano segnalazione due eventi che si svolgeranno presso il Ristorante Cà Nardello, con cena sabato 7 giugno, e il pranzo domenica 8 presso l'Istituto Scalabrini. Svariate le curiosità pronte ad attizzare le papille curiose. A Cà Nardello la cabina di regia di Andrea Vergari propone, tra gli altri, un baccalà alla fiamminga "Querini", con burro e spezie. Lo Stofiss dei Frati di Rovereto, con patate e rafano.

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