Buoni pasto in dono all'ostello dei pellegrini, la scelta dei ragazzi padovani a Roma per il Giubileo: «Piccoli gesti fanno un mondo più giusto»

martedì 29 aprile 2025, 11:12

Il messaggio

Per Anna, educatrice di prima superiore, «la casa ci ha accolti con grande disponibilità, offrendoci uno spazio per la messa e il pranzo. È stato naturale, allora, pensare di lasciare loro i nostri buoni pasto non ancora spesi. Un modo semplice, ma sentito, per restituire un po' della generosità che avevamo ricevuto, un piccolo gesto che racconta il desiderio di dare un senso concreto a ciò che abbiamo vissuto e concludere nel modo migliore la nostra permanenza a Roma». Le fa eco Antonio: «Attraverso questa semplice azione possiamo costruire un mondo più giusto, dove ogni gesto di generosità contribuisce a illuminare il cammino degli altri». Gianluca, animatore di seconda superiore fa riferimento all'esperienza del Giubileo: «Nei tre giorni romani noi educatori e i nostri ragazzi abbiamo provato, anche se solo in parte, cosa vuol dire essere un pellegrino. Le fatiche, i disagi, l'arrangiarsi con quel che si trova, ma soprattutto la bellezza di trovare qualcuno disposto a darti una mano. Devolvere allo Spedale buoni pasti disponibili darà modo alla struttura, che vive di volontariato e offerte, di offrire ad altri pellegrini cibo e riposo e la Speranza, tema del Giubileo, di trovare qualcuno che li aiuti nel momento del bisogno». Con lui Caterina, animatrice dello stesso gruppo: «É stata una decisione nata anche dal fatto che durante il Giubileo, insieme a tanti altri ragazzi, 2.200 solo dalla diocesi di Padova, abbiamo imparato a condividere quello che avevamo, spazi e momenti con gli altri».

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