BELLUNO - Nuova frana a Dogana Vecchia, tra Cortina D'Ampezzo e San Vito di Cadore, in provincia di Belluno: è accaduto nella notte di oggi, martedì 8 luglio, a causa delle forti piogge che si sono abbattute sull'intera zona. Fango e detriti sono finiti, nuovamente, sulla strada statale 51 di Alemagna. Il nuovo episodio si è verificato a circa 40 metri sotto la colata che si era staccata dalla Croda Marcora il primo luglio scorso. Questa volta, sassi e detriti hanno invaso la strada, rendendo necessario un intervento tempestivo di messa in sicurezza.
Le operazioni di sgombero della strada
Tecnici e operai dell'Anas sono stati allertati all'alba, per valutare l'entità del danno e predisporre le dovute operazioni di sgombero. Non risultano, al momento, feriti o mezzi coinvolti. Lo ha segnalato l'assessore veneto alla Protezione civile, Gianpaolo Bottacin, facendo il punto della situazione in regione per il maltempo.
Riunione in Prefettura
Le frane che si stanno registrando in Cadore sono state al centro della riunione di oggi nella prefettura di Belluno per fare il punto della situazione sulle dinamiche di evoluzione delle colate detritiche che stanno interessando, ormai da alcune settimane, il Comune di San Vito di Cadore che hanno comportato la chiusura di un tratto della statale di Alemagna. All'incontro erano presenti, tra gli altri, il sindaco di San Vito di Cadore, la Regione Veneto, Provincia, Anas, Veneto Strade, e vigili del fuoco.
È stato condiviso riaprire l'Alemagna in condizioni di sicurezza a partire dalle 13 di domani, previe verifiche dello stato dei luoghi da parte dei tecnici. In particolare, la riapertura, che riguarderà esclusivamente le ore diurne con intervallo temporale tra le 7 e le 20, fascia oraria in vigore dal 10 luglio, sarà disposta e presidiata da parte dell'Anas che, in assenza di piogge, consentirà il passaggio attraverso l'attivazione di un presidio di sorveglianza In caso di condizioni meteo avverse, Anas disporrà l'immediata chiusura della sede stradale, che potrà essere riaperta dopo un periodo di tempo di almeno due ore dal termine dei fenomeni metereologici, previa verifica delle condizioni dei luoghi al fine di scongiurare il rischio di movimenti franosi di materiali che possano compromettere la viabilità in sicurezza. Tali valutazioni sono state prese nelle more dell'installazione dell'intero sistema di monitoraggio ad opera della Provincia. Il presidio di allertamento dovrà essere successivamente integrato con dei semaforiche permetteranno di inibire immediatamente il transito dell'Alemagna in caso di necessità.